La nostra storia
LA FONDAZIONE
La storia del Sassuolo Calcio inizia il 17 Luglio 1920 con l’affiliazione alla F.I.G.C..
La squadra partecipa per diversi anni ai tornei dilettantistici emiliani con risultati altalenanti.
ANNI 40
ANNI 60
Nata sotto i migliori auspici, la squadra non delude le aspettative affrontando il campionato dilettanti di Prima Categoria nella stagione 1967/68 e conquistando sul campo la promozione in Serie D sotto la presidenza di Antonio Giovanardi.
ANNI 70
La nuova società riesce a raggiungere l’ottavo posto in Serie D, ma nella stagione seguente retrocede in Promozione.
L’alternanza tra Serie D e Promozione prosegue anche nel finale degli anni Settanta.
ANNI 80
Nella stagione 1981/82, il Sassuolo partecipa al campionato di Interregionale con la presidenza di Gilberto Prati, affrontando il girone emiliano-romagnolo e piazzandosi al sesto posto.
Buona anche l’annata seguente, in cui i neroverdi guadagnano la posizione centrale della classifica nel girone emiliano-veneto.
La svolta arriva nella stagione 1983/84: la squadra vola in C2 e si affaccia per la prima volta al calcio professionistico.
Il Sassuolo riesce subito a guadagnare il sesto posto nel girone C sotto la presidenza di Claudio Sassi e l’allenatore Aurelio Dotti.
Gli anni seguenti sono segnati da risultati altalenanti. Nella stagione successiva, infatti, la squadra trova la salvezza con sofferenza.
Durante l’estate del 1986, i neroverdi devono affrontare l’addio dell’allenatore Aurelio Dotti, con cui avevano raggiunto traguardi importanti come due promozioni in quattro anni e un sesto posto in C2.
Nonostante questo guadagnano la salvezza ma retrocedono nella stagione successiva 1987/88. Il Sassuolo viene però ripescato e chiude il campionato al quinto posto del girone B con il record di punti da quando è in Serie C.
Nella stagione 1989/90 i neroverdi non possono però evitare la caduta nel campionato Interregionale.
ANNI 90
Il gruppo si piazza nella parte alta della classifica, stessa posizione raggiunta nelle due annate successive.
Durante il campionato 1993/94 il bomber Massimo Spezia trascina la squadra verso il quinto posto mettendo a segno 16 reti.
I neroverdi raggiungono il settimo posto nel 1994/95 e il sesto nel campionato seguente.
La svolta arriva nel 1998/99 con presidente Rodolfo Baldelli, quando, dopo otto anni, il Sassuolo torna tra i professionisti, in Serie C2, grazie al ripescaggio.
Dopo due stagioni concluse a metà classifica, nel 2001/02 il Sassuolo si salva sul filo di lana.
ANNI 2000
Giorgio Squinzi, patron della Mapei, entra nella società neroverde come sponsor ufficiale nel 2002 per poi diventarne proprietario nel 2003: è l’inizio di un corso societario di grande concretezza in cui si pongono le fondamenta per la scalata verso l’élite del calcio italiano.
Nella stagione 2002/03 il Sassuolo affronta il difficile girone B della Serie C2: 17esima alla fine del campionato, la giovane formazione neroverde retrocede dopo la sconfitta ai playout contro l’Imolese.
Durante l’estate, però, arriva la comunicazione ufficiale della Lega Calcio per il ripescaggio in C2.
Nel campionato 2003/04, il primo per il presidente Carlo Rossi, i neroverdi ottengono una salvezza miracolosa: classificatosi al penultimo posto con 27 punti, il Sassuolo sfida ai playout la favoritissima Pro Vercelli (quartultima con 41 punti nella regular season) e, grazie alla vittoria in casa per 2-1 e al combattutissimo pareggio di Vercelli per 1-1, evitano la retrocessione tra i dilettanti. La storia del grande Sassuolo inizia da qui!
La stagione 2004/05 vede la nomina di Nereo Bonato a nuovo direttore sportivo: il suo arrivo coincide con un rinnovamento dell’organico a disposizione del nuovo mister Giuseppe Brucato (approdano in neroverde Piccioni, Anselmi, Masucci, Consolini, Pensalfini, Pagani e Pomini).
L’insieme di queste componenti danno consistenza al progetto tecnico che culmina con il quinto posto in classifica e con la conseguente conquista dei playoff promozione che però si concludono con una sfortunatissima eliminazione da parte del Pizzighettone.
LA PROMOZIONE IN C1
Forte del buon piazzamento ottenuto nella stagione precedente, la dirigenza punta a importanti traguardi.
Due sono le novità tecniche rilevanti che completano lo scacchiere neroverde 2005/06: il tecnico Gianmarco Remondina e il centrocampista Francesco Magnanelli. Terminata la regular season al secondo posto con 57 punti, il Sassuolo conquista la promozione in Serie C1 tramite i playoff, eliminando in semifinale l’Ancona (vittoria 3-2 al Conero e sconfitta 1-0 al Ricci) e sconfiggendo in finale il Sansovino grazie al pareggio per 2-2 dell’andata e alla vittoria per 1-0 al Ricci con la storica rete di Pippo Pensalfini.
L’anno successivo il Sassuolo si conferma anche in C1 squadra con un gruppo solido e ben organizzato: dopo un campionato esaltante si piazza al secondo posto in classifica, ad un solo punto dal Grosseto promosso direttamente in Serie B. La lotteria dei playoff questa volta si rivela incredibilmente sfortunata e il Sassuolo viene eliminato dal Monza dopo la vittoria per 1-0 al Brianteo e la rocambolesca sconfitta per 4-2 al Ricci.
LA PROMOZIONE IN B
Dopo aver mancato di un soffio l’accesso in Serie B al termine della precedente stagione, a guidare la squadra nel campionato 2007/08 viene chiamato Massimiliano Allegri. Con 63 punti e una giornata d’anticipo, il Sassuolo conquista la promozione in Serie B vincendo il girone A della Serie C1! Il sogno si avvera con la vittoria per 1-0 sul Manfredonia davanti al pubblico di casa, accorso numeroso al Ricci: negli occhi di tutti il gol di testa di capitan Piccioni che decide la partita e corona una stagione indimenticabile.
LA SUPERCOPPA DI SERIE C
Nello stesso anno, la squadra neroverde completa il trionfo aggiudicandosi la Supercoppa di Lega nella finale contro la Salernitana: partito dalla sconfitta al Ricci per 1-0 nella gara di andata, il Sassuolo a Salerno costringe i campani ai tiri dal dischetto grazie alla vittoria siglata dalla rete di Andy Selva. Fatale per la Salernitana l’errore di Mammarella dagli undici metri, cinque su cinque invece per i neroverdi (a segno Selva, Erpen, Magnanelli, Piccioni e Tarozzi).
CINQUE ANNI IN SERIE B
Obiettivo che il Sassuolo raggiunge nella stagione successiva 2009/10 con un nuovo tecnico, Stefano Pioli, e una squadra che è un giusto mix tra nuovi arrivi e gruppo storico: i neroverdi si classificano quarti con 69 punti ma la doppia sfida con il Torino nella semifinale playoff fa svanire i sogni di gloria. Dopo il pareggio all’Olimpico per 1-1, la squadra, decimata dagli infortuni, viene sconfitta 2-1 al Braglia ma può uscire a testa alta da un campionato affrontato da protagonista.
Il campionato 2010/11 dei neroverdi si caratterizza per una stagione travagliata, conclusa con la salvezza del Sassuolo all’ultima giornata in casa con la Reggina. Tre gli allenatori che si sono avvicendati nel corso dell’annata: Arrigoni prima, Gregucci poi e infine, nelle ultime tre giornate, il mister della Primavera neroverde Paolo Mandelli.
Dopo le difficoltà del precedente campionato, la società decide di attuare un’autentica rivoluzione: rosa quasi totalmente cambiata e ringiovanita e un nuovo mister Fulvio Pea. I neroverdi terminano l’ottima stagione al terzo posto e accarrezzano nuovamente il sogno della promozione. Il Sassuolo si qualifica per i playoff ma in semifinale deve arrendersi alla Sampdoria (vittoria blucerchiata a Marassi per 2-1, sfortunato pareggio al Braglia per 1-1).
LA PROMOZIONE IN A
L’ossatura della squadra rimane praticamente quella del campionato precedente e i risultati saranno, per certi versi, sorprendenti:
25 vittorie, 10 pareggi e 7 sconfitte, 78 goal fatti e 40 subiti permettono al Sassuolo di restare al vertice della classifica dalla prima all’ultima giornata e conquistare la storica promozione in Serie A.Memorabile il 18 maggio 2013 con la vittoria per 1 a 0 sul Livorno all’ultimo minuto di recupero nell’ultima giornata che sancisce il primo posto assoluto nel campionato. In uno stadio Braglia ribollente di tifo neroverde si celebra il più grande trionfo della storia del club: Sassuolo è la città più piccola (40.000 abitanti) che raggiunge la Serie A dal dopoguerra ad oggi.
LA PRIMA SALVEZZA
L’esordio in Serie A vede i neroverdi trasferirsi dalla stagione 2013/14 nello stadio di Reggio Emilia, il “Mapei Stadium – Città del Tricolore”. Il primo punto nella massima serie arriva fuori casa, il 25 settembre 2013, al quinto turno, grazie all’1-1 maturato sul campo del Napoli con rete di Simone Zaza. La prima vittoria assoluta in Serie A viene festeggiata invece fra le mura amiche il 20 ottobre 2013, quando all’ottava giornata il Sassuolo al Mapei Stadium ha la meglio per 2-1 sul Bologna (reti di Berardi e Floro Flores). Nonostante alcuni risultati di rilievo, tra cui i pareggi sui campi di Napoli e Roma nonché la vittoria interna per 4-3 col Milan (con lo storico poker di Domenico Berardi), il girone d’andata vede il club neroverde nella parte bassa della classifica, situazione che alla fine del gennaio 2014 porta all’esonero del tecnico Di Francesco e all’arrivo in panchina di Alberto Malesani; la mossa non ha l’esito sperato, tanto che già ai primi di marzo la società solleva quest’ultimo dall’incarico e riaffida le redini della squadra a Di Francesco il quale, con un turno di anticipo, riesce a portare i neroverdi alla loro prima salvezza nella massima serie.
2014/15
2015/16
2016/17
IL DEBUTTO IN EUROPA
Lo storico debutto in Europa avviene invece il 28 Luglio 2016 alla Swissporarena di Lucerna: i neroverdi portano a casa un pareggio per 1-1 (gol di Berardi) e grazie al netto successo (3-0) nel ritorno al Mapei Stadium si qualificano al turno successivo dove trovano un avversario blasonato e dal grande fascino, la Stella Rossa. Il Sassuolo non si fa però intimidire, impone un altro 3-0 in casa e col pareggio per 1-1 a Belgrado approda alla fase ai gironi della UEFA Europa League 2016/17. I neroverdi vengono sorteggiati nel gruppo F con Athletic Bilbao, Genk e Rapid Vienna. L’esordio è entusiasmante: ancora una vittoria per 3-0 al Mapei Stadium contro un avversario di assoluto rilievo come l’Athletic Bilbao. Nel proseguo del girone emerge però l’esperienza in campo europeo delle avversarie e, dopo la sconfitta a Genk e un doppio pareggio col Rapid Vienna, il bellissimo sogno del Sassuolo si infrange proprio al San Mames di Bilbao al termine di una gara combattuta che vede i padroni di casa imporsi per 3-2 sui neroverdi. Ai fini della qualificazione l’ultima giornata col Genk diventa ininfluente: il Sassuolo esce comunque a testa alta dall’Europa League, un’esperienza che rimane attualmente il punto più alto raggiunto nella storia del club.
2017/18
2018/19
MAPEI FOOTBAL CENTER
il Mapei Football Center, la casa dove il Sassuolo potrà portare avanti il proprio progetto e continuare la propria storia che nel 2020 vedrà festeggiare i 100 anni.
2019/20
La stagione 2019/20 purtroppo vede la scomparsa del Patron Giorgio Squinzi e della Dott.ssa Adriana Spazzoli, protagonisti nella crescita negli ultimi 15 anni e artefici in prima persona del progetto Sassuolo.
Il campionato è fortemente condizionato dalla pandemia legata al Covid-19, la primavera del 2020 sarà tristemente ricordata per l’emergenza sanitaria, il lockdown e le tante morti dovute al virus. La Serie A si ferma ai primi di marzo, l’ultima partita la gioca proprio il Sassuolo a Reggio Emilia contro il Brescia poi arriva lo stop. Con l’arrivo dell’estate e con il lento migliorare della situazione riprende anche il campionato, dal 22 giugno al 2 agosto si giocano le restanti 12 giornate. Il Sassuolo di Roberto De Zerbi si classifica all’8° posto con 51 punti, miglior piazzamento e miglior punteggio dopo l’anno dell’accesso all’Europa League.